Cyber-bullismo


Cos'è il cyberbullismo Il cyberbullismo è un fenomeno nato negli ultimi anni tra i ragazzi e viene messo in atto attraverso internet, telefoni cellulari o computer.
Secondo la definizione di uno dei più importanti studiosi di bullismo, Peter Smith, per cyberbullismo si intende "una forma di prevaricazione volontaria e ripetuta, attuata attraverso un testo elettronico, agita contro un singolo o un gruppo con l'obiettivo di ferire e mettere a disagio la vittima di tale comportamento che non riesce a difendersi". Il cyberbullismo o bullismo elettronico comprende quindi tutte le forme di prevaricazione e prepotenze tra coetanei messe in atto attraverso e-mail, messaggini con i cellulari, chat, blog, siti internet, immagini o video diffusi sulla rete. L'obiettivo del bullo è sempre lo stesso: molestare la vittima, minacciarla, deriderla. I tratti distintivi del cyber-bullismo Ci sono alcune particolari caratteristiche che differenziano il cyberbullismo da quello tradizionale:

Come si manifesta il cyberbullismo Il cyberbullismo viene messo in atto in diversi modi:

Anche il tipo di azione ha caratteristiche differenti:

Di seguito alcune delle situazioni riferite da ragazzi, genitori e insegnanti:

Quanto è diffuso il cyberbullismo Il cyberbullismo è un fenomeno molto recente e, anche per questo motivo, non è facile da quantificare.
Sono state tuttavia condotte alcune ricerche che fanno capire la dimensione del fenomeno. Negli Stati Uniti un'indagine condotta su oltre 1400 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, sottolinea come il 41% dei ragazzi siano stati vittima di cyberbullismo almeno una volta nell'ultimo anno. Le forme più frequenti, secondo il campione intervistato, sono gli insulti (66%) e violazione della privacy entrando nelle pagine personali del web (33%). Altre ricerche sono state condotte in Inghilterra, in Olanda, in Svezia, in Australia, mentre in Italia i dati sono ancora limitati: secondo il decimo Rapporto nazionale sull'infanzia e l'adolescenza di Telefono Azzurro ed Eurispes, il 3,2% degli adolescenti intervistati ha dichiarato di avere inviato o diffuso messaggi offensivi o minacciosi attraverso supporti tecnologici, il 4% ha utilizzato Internet o il telefonino cellulare per diffondere informazioni false sul conto di un compagno, mentre il 7,5% ha intenzionalmente escluso qualcuno da gruppi online.
La percentuale di vittime, soprattutto per quanto riguarda la diffusione di notizie false e scorrette, è più alta tra le ragazze che tra i ragazzi (23,3% contro il 14,7%) e la fascia di età tra i 16 ed i 18 anni è la più esposta al rischio di subire atti di cyberbullismo (24,1%, contro il 17,9% dei 12-15enni). Le conseguenze del cyberbullismo sulla vittima Non sono state ancora condotte ricerche approfondite sulle conseguenze del cyberbullismo, a differenza di quanto invece avvenuto per il bullismo tradizionale del quale si conoscono a fondo le conseguenze per i ragazzi. Secondo gli studi più recenti, i danni su cyberbulli e cybervittime sono comunque simili rispetto a quelli di bulli e vittime tradizionali. Le vittime, ad esempio, molto frequentemente sviluppano un'autostima bassa, depressione, ansia, paure, problemi di rendimento scolastico, problemi relazionali e nei casi più gravi anche pensieri di suicidio. Alcune ricerche hanno dimostrato che, secondo bambini e adolescenti, offese e minacce attuate attraverso e-mail o messaggini telefonici hanno un impatto minore rispetto al bullismo tradizionale. Al contrario le forme di cyberbullismo messe in atto con telefonate hanno effetti simili a quelli del bullismo tradizionale, mentre il diffondere foto o video che danneggiano o umiliano la vittima ha un impatto molto elevato. Anche per il cyberbullismo, così come avviene nei casi di bullismo, bambini e adolescenti difficilmente parlano con gli adulti o con gli amici degli episodi di cui sono vittime. Per quali motivi agisce il cyberbullo Il cyberbullo in genere compie azioni di prepotenza per ottenere popolarità all'interno di un gruppo, per divertimento o semplicemente per noia.
Per il cyberbullismo, in particolare, sono stati definiti alcuni comportamenti specifici che possono scatenare il fenomeno:

Cosa si può fare per prevenire il cyberbullismo È importante, inoltre, insegnare ai ragazzi alcune regole base per un uso sicuro di Internet:

I metodi più efficaci per contrastare il cyberbullismo Secondo diverse associazioni che si occupano di bullismo e cyberbullismo, le azioni di prevenzioni più efficaci sono state quelle che hanno coinvolto gli adulti, responsabilizzando genitori e insegnanti sull'importanza di educare i ragazzi all'uso delle nuove tecnologie. Oltre ad indicazioni su cosa insegnare, in diversi contesti si sono dimostrati utili anche lavori sulle capacità relazionali dei ragazzi: rispetto, assertività, empatia, senso critico. Si sono rivelate utili anche le campagne portate avanti dal Ministero della Pubblica Istruzione che, dal 2007, ha emanato le "Linee di indirizzo generali e azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo".